Veritasium e John Loomer parlano della reale efficacia di Facebook Ads.
Il 10 Febbraio 2014 ho visto un video molto interessante di Veritasium che consiglio a tutti quelli che investono su Facebook, di andare a guardarlo (purtroppo è solo in inglese)
[Aggiornamento del 3 Luglio 2017]
Sono passati più di 3 anni ma questo articolo continua ad essere letto e per questo vi ringrazio, ritengo però sia il caso di fare qualche precisazione. Facebook dal 2014 ha fatto enormi progressi tra i quali eliminare molti profili fake e migliorare la qualità dei suoi servizi, tanto che oggi ho potuto constatarne in prima persona la reale efficacia.
Ad oggi non posso negare la potenza di Facebook Ads e il suo ruolo insostituibile in qualsiasi campagna web marketing, ma posso sicuramente dire 3 cose:
- L’assistenza offerta agli inserzionisti lascia molto a desiderare
- La misurazione dell’efficacia delle campagna la trovo in soddisfacente
- La creazione di una strategia efficace che duri nel tempo è veramente difficoltoso (ammesso che sia possibile)
Pertanto leggendo questo articolo troverete riflessioni veramente interessanti che hanno influenzato moltissimo la mia ricerca e il mio lavoro, ma tenete presente anche che siamo nel 2017 e che un po’ di cose sono cambiate.
Il punto del video è che investire su Facebook è una perdita di tempo e porta diversi esempi a conferma di questa tesi.
Adesso però non voglio riportare solo quello che mostra il video ma cercherò di dare una visione globale.
Facebook ha 2 grossi problemi:
– 83 Milioni di account fasulli (ma secondo me sono ancora di più)
– Le persone “reali” spesso non inseriscono i loro dati e i loro interessi
Tutto questo cosa comporta?
Comporta che quando andiamo a sponsorizzare un post e a pagare per visualizzazioni o “like”, spesso spendiamo soldi per essere visti da persone che non sono reali e che non aiuteranno mai in alcun modo il nostro business, anzi lo danneggeranno. Inoltre quando decidiamo di indirizzare la nostra pubblicità ad un determinato target, potremmo non riuscire a raggiungerlo perché non ha completato il suo profilo inserendo tutti i suoi dati e i suoi interessi.
Ma come mai succede tutto questo?
Tutto questo succede perché nel mondo, sopratutto nei paesi in via di sviluppo, esistono “click farms” che permettono di acquistare per pochi dollari migliaia di mi piace (pratica che non serve a nulla) e questo tipo di servizio è molto utilizzato da professionisti, artisti, persone inesperte e agenzie truffaldine. Per non essere facilmente identificati, questi “spammers” mettono mi piace praticamente ad ogni cosa. Spesso cambiano anche la nazionalità, così anche se crediamo di promuovere a Milano, la nostra pagina viene cliccata da qualche indiano o egiziano che lavora per 1 euro ogni 1000 mi piace. Ho provato questi servizi su di una pagina creata ad hoc e posso confermare che anche se ho chiesto solo “mi piace” italiani (pagandoli ovviamente di più), poco dopo li ho visti trasformare in albanesi o brasiliani.
Le conseguenze
Chi di voi ha mai provato a contattare una persona che ha cliccato “mi piace” sulla vostra pagina? Un mio cliente lo ha fatto (ovviamente con le persone che non conosce) e o non ha ricevuto risposta o ha ha ricevuto risposte del tipo “non lo so perché ho cliccato”. Un altra domanda invece ve la pongo io: “quanto avete guadagnato dal vostro investimento su Facebook”? Io sinceramente ho guadagnato investendo su Facebook, e non poco, calcolando che investendo 30 euro, ho preso lavori da 300 euro, ma io non ho sponsorizzato la mia pagina, solo i miei post e scegliendo il mio target con molta attenzione, e naturalmente i miei investimenti non vanno sempre così bene.
Le prove di Veritasium
Veritasium ha presentato 2 esperimenti a sostegno del fatto che investire su Facebook è una perdita di tempo e denaro, uno svolto da loro e uno svolto nel 2012 da un altro ricercatore (sui cui però John Loomer ha esposto delle giuste obiezioni). L’esperimento consiste nel creare una pagina Facebook inutile, chiaramente senza senso, e provare ad investirvi. Il risultato? Questa pagina ha generato oltre 200 “like” con 25 euro in 20 minuti, ma solo 8 persone hanno visto il post che vi è stato pubblicato. Tutto questo conferma un dubbio che io ho avuto per tanto tempo sull’acquisto dei “mi piace” con Facebook Ads, perché mi chiedo “Come può essere efficace un sistema che mi mette in evidenza finché qualcuno non clicca?” (ma su questo torneremo dopo)
L’errore di Facebook
Facebook potrebbe risolvere facilmente il problema permettendo ti cancellare dalla lista dei fan le persone che sono evidentemente dei “Fake”, ma per qualche ragione, ancora non lo permette. Se volessi pensar male di questa grande azienda potrei dire che più utenti fasulli ci sono, più le pubblicità perdono efficacia (che non vuol dire che non funzionano), più costringono le persone ad investire, o per dirne un altra, senza tutti questi fake, sarebbe molto più difficile rimediare “mi piace” per pagine realizzate e promosse veramente male. Ma io non voglio essere maligno, quindi non lo dico.
Il punto di vista di John Loomer in favore di Facebook
John Loomer (di cui vi consiglio di visitare il sito), pur riconoscendo delle “falle” in Facebook Ads, ne sostiene assolutamente la validità, portando come esempio i risultati ottenuti con il suo lavoro, che si basa proprio sul vendere con Facebook e aiutare le aziende nel farlo. Loomer critica giustamente alcuni punti del video di Veritasium sia perché portare un esempio del 2012 non ha senso, in quanto Facebook ha molti strumenti in più oggi, e sia perché alcuni aspetti aspetti del video non sono chiari. John Loomer ha ragione nel sostenere la validità di Facebook anche se a parer mio lo fa con troppa forza nel suo articolo, senza spiegare agli utenti come combattere queste “falle” (ma sicuramente ne parla in altri articoli), inoltre il suo lavoro si basa proprio sul social network, e allora mi viene da chiedergli “Se fosse vera la teoria di Veritasium saresti disoccupato, questo non ti rende un po’ di parte?”. (Più che una domanda la mia è una battuta)
In conclusione: Facebook è una fregatura?
No, Facebook non è una fregatura, devo concordare con John Loomer su questo (sono anche io di parte?), ma ritengo che investire sugli annunci per aumentare i propri “mi piace” sia un investimento utile solo a chi può investire molti soldi, e in ogni caso ci sono delle soluzioni migliori, come per esempio investire nei post. Inoltre Facebook potrebbe fare molto per migliorare la trasparenza verso i suoi clienti italiani, basta guardare la penosa gestione della pagina riservata al marketing per le aziende italiane.
Allora qual’è il problema di Facebook?
Il problema secondo me è che anche se vendi un prodotto che non funziona, ricevi comunque “like” e visualizzazioni che provengono da utenti reali e non. Inoltre più utenti “fake” cliccheranno mi piace più i soldi che spendi andranno persi e dovrai investire sempre di più per raggiungere utenti reali. Un esempio che fa molto riflettere sul video è che alcune delle pagine più seguite su Facebook hanno la maggior parte dei fan da paesi in via di sviluppo.
Cosa fare per combattere tutto questo?
- Cancellare tutti i fake dai tuoi amici, anche se sono delle meravigliose modelle
- Segnalare a Facebook tutti gli utenti sospetti che incontri
- Non accettare l’amicizia di chiunque
- Scegliere il proprio target con molta cura anche se significa avere meno visibilità
- Controllare quanto traffico riesci a generare sul tuo sito da Facebook e se da questo traffico avviene una reale conversione
- Avere sempre un occhio sugli insight di Facebook per valutare l’engagement
- Promuovere i post piuttosto che le pagine in quanto mostrare attenzione verso un post è più “impegnativo” per un utente, e tale interazione ha molto più valore dal punto di vista del business
- Non essere ossessionati dal numero dei fan, meglio pochi e di qualità che tanti ma non interessati ai vostri prodotti
Ma la cosa più importante è utilizzare Facebook correttamente, questo significa evitare di spendere migliaia di euro mettendo in evidenza i solamente i propri prodotti, ma investire sopratutto sulla condivisione di contenuti utili per il proprio target per aumentare l’engagement, generare traffico verso il proprio sito, migliorare la web reputation e quindi per realizzare una reale crescita del proprio business. Per vendere è necessario investire in pubblicità, ma oltre a vendere prodotti competitivi, per avere dei reali guadagni da strumenti come Facebook o Google, bisogna creare una campagna web marketing ben definita. Inoltre se proprio vuoi investire sull’acquisto dei “mi piace”, cura sempre la ricerca del tuo target.
Un ultima considerazione su Facebook
Facebook ha moltissimi limiti e sinceramente preferisco AdWords, ma ancora di più preferisco il content marketing che mi permette di sfruttare realmente le potenzialità di questo grande social network. Ad ogni modo Facebook è il più grande referral al mondo, nessun altro sito o social network (Google escluso) genera lo stesso traffico, permette di ricercare il proprio target con la stessa precisione ed è indubbiamente un investimento migliore rispetto tantissime altre cose come volantini, locandine o spazi su altri siti. Se lo userete correttamente vi porterà dei guadagni, altrimenti, allora sì che sarà un’inutile perdita di tempo e denaro.
Ringrazio Veritasium e John Loomer per brillante materiale che mi hanno fornito per questo articolo
L’articolo è finito ma siccome l’argomento è molto importante, inserirò di seguito dei consigli per limitare i danni dovuti alle “Falle” di Facebook.
- Sospendi di notte la tua campagna pubblicitaria. Quando da noi è notte, nella maggior parte dei paesi da dove vengono i “falsi mi piace” è giorno, e questa semplice operazione potrebbe rivelarsi molto utile.
- Entra negli Insights e controlla da dove vengono i tuoi fan, molto probabilmente troverai tra di loro persone che vengono dal Brasile, dall’Iran, Egitto etc… se non hai mai promosso la tua pagina con Facebook ne troverai poche di queste persone, se invece hai utilizzato Facebook Ads, ne troverai un po’ di più, ingenere tra il 2% e massimo il 5%.
Se questo articolo ti è piaciuto clicca “mi piace” e condividilo, ma se sei un fake, “fatte li feik tua” 🙂
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