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Come gli avvocati in USA usano i Social Media per promuoversi

Secondo  “ABA’s 2014 Legal Technology Survey Report”, gli avvocati americani stanno utilizzando sempre di più i Social Media per promuovere il proprio studio legale, in questo articolo mostrerò un report molto interessante che ho trovato sull’argomento.

[Questo articolo parla di pubblicità per avvocati, per qualsiasi chiarimento vi rimando alla fonte della notizia: National Law Review]

Come gli avvocati utilizzano LinkedIn, Facebook, Twitter e i Blog

Di seguito troverai alcuni aspetti importanti estratti dall’infografica a fondo pagina

LinkedIn è il social network più utilizzato

  • Il 99% dei grandi studi legali (100+ avvocati) hanno un profilo LinkedIn
  • Il 97% degli studi legali di media grandezza (10-49 avvocati) hanno un profilo LinkedIn
  • Il 94% dei piccoli studi legali (2-9 avvocati) hanno un profilo LinkedIn
  • Il 93% degli avvocati indipendenti ha un profilo LinkedIn

Facebook è il social network più utilizzato dagli avvocati indipendenti

Il 45% degli avvocati indipendenti utilizza regolarmente Facebook, ma la percentuale scende al 38% per quanto riguarda i piccoli studi legali e al 21% per quanto riguarda i grandi.

Twitter è più utilizzato dai grandi studi legali

Twitter è meno utilizzato dagli studi legali americani rispetto a LinkedIn e Facebook, infatti vediamo che solo il 36% dei grandi studi legali ha una presenza costante su Twitter, percentuale che scende al 16% per gli studi legali di medie dimensioni, al 13% per gli avvocati indipendenti e al 12% per i piccoli studi legali.

Un blog converte di più di un social network ma è meno utilizzato

Un dato molto curioso è che solo il 24% degli studi legali possiede un Blog ma il 39% percento dichiara di aver trovato clienti grazie ad esso, mentre solo il 25% degli avvocati dichiara di aver trovato nuovi clienti grazie ai social network.

Infografica realizzata da myCase

infografica pubbicita studio legale e avvocati

Conclusioni

Il mercato americano è sicuramente diverso da quello italiano, ma da questa ricerca possiamo ricavare due informazioni molto utili anche per gli avvocati e gli studi legali che lavorano in Italia, che ovviamente dovranno sempre promuoversi nel rispetto delle regole previste dalle leggi professionali e dalla deontologia forense.

Prima di tutto viene messa in evidenza l’importanza di LinkedIn, un social network studiato per aziende e professionisti che spesso può essere più utile di Facebook. Un altro aspetto importante messo in evidenza dal report è l’utilizzo di un “Blog”, una pratica sempre più utilizzata all’estero ma che in Italia continua ad essere sottovalutata.

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Commenti

5 risposte a “Come gli avvocati in USA usano i Social Media per promuoversi”

  1. Avatar Alessandro Buccilli

    Il motivo per il quale pochissimi utilizzano un blog per la promozione personale nel settore diritto è da rinvenire nel notevole dispendio di tempo che comporta.

    In italia la maggior parte degli avvocati lavorano come liberi professionisti presso il proprio studio o presso studi associati, di conseguenza gran parte della gestione è svolta direttamente dal professionista.
    La maggior parte dei piccoli studi, se assumono, pensano (in parte giustamente) prima alla segretaria e forse al rimborso spese per un praticante avvocato.
    I grandi studi legali invece spesso usano ed aggiornano (tramite personale qualificato) costantemente: sito web, pagina facebook, twitter, LinkedIn. Quest’ultimo nel settore diritto (e non solo) viene utilizzato principalmente nel settore B to B (di conseguenza per collaborazioni con altri avvocati), è raro e quasi inutile il suo uso B to C.

    1. Avatar Stefano Gallon

      Quindi Alessandro pensi che i grandi studi legali dovrebbero usare un blog per promuoversi?

  2. Avatar Alessandro Buccilli

    I grandi studi legali già lo fanno. Per due motivi: 1 hanno più risorse economiche e possono permettersi di avere una persona qualificata (interna – se interna e lo studio legale e di media grandezza spesso è lo stesso praticante avvocato “qualificato” che ricopre la mansione – o esterna), 2 avendo una cultura di più ampio respiro internazionale sono più favorevoli all’uso delle nuove (ma per chi?) tecnologie… Però, rivolgendomi ai piccoli studi o singoli professionisti, mi chiedo chi è in grado o a tempo di imparare un NUOVO mestiere come quello del webmaster/Blogger/seo/sem?

    1. Avatar Stefano Gallon

      Ciao Alessandro, sinceramente credo che anche un piccolo studio o un indipendente possa gestire un blog, bisogna sicuramente apprendere delle nuove competenze ma non credo sia saggio rinunciare ad utilizzare uno strumento come il “Content Marketing” (per esempio). Ad ogni modo le tue osservazioni sono giuste, e sicuramente condivise sia da esperti di web marketing che da professionisti e aziende italiane, il fatto però è che se gli imprenditori (un po’ in tutti i settori), non iniziano ad utilizzare i social media come si deve, rischiano di perdere terreno nei confronti delle aziende che con un semplice portale possono importare prodotti e servizi nel nostro paese.

      Io credo che anche con poche risorse e poco tempo, sia possibile gestire un blog, o avviare una strategia web marketing, ma naturalmente bisogna acquisire determinate competenze e/o ricevere l’assistenza di un professionista.

  3. Avatar Alessandro Buccilli

    Si infatti spesso si parla di “casta di avvocati” proprio per richiamare il concetto di lentezza nel ricambio generazionale (leggi anche: mentale)… c’è da lavorarci 🙂

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