Creare un Travel Blog non è difficile, ma bisogna sapere come muoversi e quali sono gli aspetti principali da ottimizzare per indicizzarlo correttamente, aumentare le visite e renderlo redditizio.
I travel blog sono sempre più utilizzati dalle agenzie di viaggio online per raccontare vacanze, presentare luoghi di villeggiatura, o vendere viaggi.
La gestione del travel blog, così come la creazione di contenuti, è affidata a influencer, travel blogger professionisti e SEO specialist.
Nati come hobby, oggi ritengo molto raro trovare qualcuno che non abbia creato un travel blog per guadagnare o per ricevere qualche omaggio, come un soggiorno, un’escursione o una vacanza.
Quale piattaforma scegliere
Per creare un Travel Blog hai bisogno di WordPress, il miglior CMS (Content Management System) che offre il mercato e anche il più diffuso.
Una volta superata la difficoltà iniziale, WordPress vi risulterà abbastanza semplice da utilizzare, soprattutto per quanto riguarda il caricamento degli articoli e delle immagini. Per la veste grafica invece, o per qualche implementazione extra, vi consiglio di rivolgervi ad un web designer.
Come scegliere le giuste parole chiave
Conoscere le parole chiave legate al proprio Travel Blog è fondamentale per posizionarsi correttamente sui motori di ricerca.
Leggi anche “SEO per Blog: regole e consigli per posizionarsi primi sui motori“.
Per trovare le parole chiave legate al vostro lavoro, consiglio di utilizzare lo strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Adwords e Google Trends.
Leggi questo articolo per conoscere i principali strumenti per la ricerca delle parole chiave.
Di cosa parlare per generare traffico
Il settore dei Travel Blog non è saturo, sopratutto in Italia, ma se volete essere realmente competitivi, consiglio di occuparvi di un settore specifico, soprattutto se siete alle prime armi. In altre parole, non è una mossa furba creare un travel blog in cui si racconta “Cosa vedere in Spagna”, meglio crearne uno su “Cosa vedere a Barcellona”, in questo modo sarà più semplice posizionarsi in prima pagina. Ovviamente se si dispone di uno staff e di risorse economiche consistenti per fare pubblicità, allora potete anche pensare in grande.
Social Network e Travel Blog
I social network sono fondamentali per promuovere un travel blog, quindi bisogna essere presente su Facebook, Instagram, Twitter e YouTube. Non dimenticate, inoltre, di tenere sempre aggiornate le pagine social, di utilizzare le giuste Hashtag, e di inserire i link dei social network anche sul blog.
Immagini e Video
Immagini e video sono fondamentali per un travel blogger, quanto per un fashion blogger. Non potete quindi pensare di creare un travel blog senza vivere nella zona di cui si parla o quantomeno senza viaggiare frequentemente, altrimenti come potreste pubblicare su sito e social foto sempre aggiornate?
Consulenza SEO per travel blogger
Al di là delle Regole SEO, della grafica e delle parole chiave, un travel blog di successo deve fornire informazioni, essere imparziale e costantemente aggiornato.
Spero che questa piccola guida introduttiva, basata su anni di esperienza nel settore, possa essere d’aiuto, ma per maggiori informazioni su come diventare un travel blogger, è possibile richiedere una la mia consulenza SEO per travel blogger.
Strategia Low Cost per creare un Travel Blog
Per creare un travel blog servono notevoli competenze SEO, autori in grado di creare articoli e un considerevole budget iniziale. Dovete tener presente, infatti, che un articolo di qualità, realizzato secondo le regole SEO, ha un costo di almeno 30 euro. Considerando, inoltre, che i primi benefici considerevoli li inizierete a vedere solo dopo il primo centinaio di articoli, ecco che solo per avviare il vostro progetto servono almeno 3000 euro.
A tutto questo poi dovete aggiungere ovviamente, il lavoro di un buon web designer, che in genere parte da 900 euro (Scopri il mio servizio “Realizzazione Blog”)
Per un’agenzia di viaggi o aziende che vendono servizi legati al travel, queste cifre cifre dovrebbero essere abbordabili ma spesso non è così.
Mi capita spesso, infatti, di parlare con piccole realtà che avrebbero bisogno di un travel blog ma che non hanno i fondi necessari per realizzarlo, per questo ho scritto questo articolo.
Di seguito infatti illustrerò come ridurre le spese per la realizzazione di un travel blog, soprattutto sul medio-lungo periodo.
Contattare un consulente SEO
Qualsiasi strategia web marketing ha un costo e, in genere, non è a buon mercato. L’unico modo di risparmiare non è tanto scegliendo il consulente o l’agenzia che costa meno, quanto decidendo di mettersi in gioco in prima persona, diventando, in un certo senso, “Manager di se stessi.”.
In altre parole, dovete imparare a gestire la SEO, il web marketing e i social media di tutto ciò che riguarda il vostro progetto. Per raggiungere tutto questo però, bisogna studiare, seguire corsi e affidarsi anche all’esperienza di consulenti esperti. Lavorando da molto anni nel Travel, ho messo appunto un servizio che mi permette di condividere tutta la mia esperienza nel settore: la “Consulenza SEO per Travel Blogger“.
Rispetto a un’agenzia, il consulente ha dei costi molto ridotti, in quanto lavora ad ore e non a progetto. Inoltre, il consulente offre un servizio di tipo formativo e non manageriale. Quello che però risparmierete in denaro, è inutile nascondervi che lo dovrete compensare con il vostro tempo, pertanto se non ne avete, è meglio che contattate fin da subito un’agenzia o un consulente disposto a lavorare in autonomia.
In genere, quando è un’azienda a contattarmi, e non un aspirante travel blogger, mi occupo della formazione del personale interno, una soluzione che vi consiglio sempre di valutare.
Leggi anche “SEO per Blog: regole e consigli per posizionarsi primi sui motori“.
Apprendere le principali regole SEO
Lo sviluppo di un travel blog si basa principalmente sulla SEO e sul content marketing: con la prima posizioniamo il sito sui motori di ricerca in prima pagina, con il secondo convertiamo le visite in clienti.
Per ottenere tutto questo bisogna però rivolgersi ad un esperto e, per risparmiare, bisogna apprendere le basi di queste tecniche in modo da poterle gestire, almeno in parte, da soli.
Il costo di un consulente SEO può andare, in genere, dai 20 euro l’ora ai 50, nel mio caso, la mia consulenza ha un costo di 39 euro l’ora.
Quali sono le principali regole SEO?
Le principali regole che dovrete apprendere sono quelle relative all’ottimizzazione di:
- Title
- Meta Description
- Outline (Headers)
Dovrete inoltre capire come individuare le principali parole chiave, come analizzare il lavoro dei competitor, come fare link building e come creare un piano editoriale per il vostro blog.
Per saperne di più potete leggere “Le Principali Regole SEO | Guida per Principianti”.
Far curare il piano editoriale ad un SEO expert
Il piano editoriale consiste nella programmazione degli articoli che gli autori devono realizzare per il travel blog. Tale piano deve tener presente di alcuni elementi come:
- Volume di ricerca delle parole chiave
- Intento di ricerca delle parole chiave
- Probabilità di raggiungere la prima pagina
- Liking Interno
- Necessità e bisogni delle proprie buyer persona
Nella fase iniziale, è consigliabile che il piano editoriale sia interamente realizzato dal SEO expert.
Leggi anche “SEO per travel blogger: da dove iniziare“.
Imparare a creare l’outline
L’outline è l’insieme dei tag hearders ovvero h1, h2, h3 etc. Si tratta di uno degli elementi più importanti della ottimizzazione “On-Page” di una pagina web, anche se non se ne parla molto nei blog. L’outline è importante perché non solo aiuta il lettore ad orientarsi meglio all’interno della pagina, ma anche perché rende più agevole il lavoro degli algoritmi di Google.
Imparare a creare un outline che segua le regole della SEO non è cosa da poco, ma è uno degli punti fondamentali di questa strategia.
Come trovare autori per blog a basso costo
Un articolo per un travel blog, realizzato anche seguendo le regole SEO, costa mediamente sui 15 euro. A questo prezzo però va’ aggiunta l’iva ed eventuali commissioni dovute all’agenzia, senza contare che, inoltre, il prezzo può variare a seconda del numero delle parole richieste.
Partendo da questi presupposti, è facile che un articolo da 1000 parole arrivi a costare anche più di 50 euro.
Nonostante tutto, è possibile risparmiare senza rinunciare a realizzare articoli di qualità.
Leggi anche “Chi è il Blogger? (Il lavoro online per eccellenza)“.
1 – Non contattare un’agenzia specializzata
Il primo passo da compiere per risparmiare è quello di non ricorrere ad un’agenzia specializzata per la realizzazione di articoli. Selezionando da soli gli autori potreste risparmiare anche la metà ma tutto questo presenta degli aspetti negativi.
Un’agenzia specializzata nella realizzazione di contenuti ha infatti già selezionato i suoi autori, pertanto vi proporrà dei professionisti preparati. Rinunciando a questo servizio dovrete invece selezionare da soli i vostri autori, incappando sicuramente anche in incompetenti.
Come ho anticipato all’inizio, quello che risparmiate in denaro, dovrete compensarlo con il vostro tempo.
2 – Fornite voi l’outline agli autori
Una delle fasi più “Noiose” e complesse per un autore di articoli è la realizzazione dell’outline, ovvero della struttura del testo. Fornendo voi la struttura, gli autori saranno più propensi ad abbassare le proprie tariffe abituali.
Tenete inoltre presente che spesso gli autori non hanno competenze SEO, pertanto non sono in grado di creare un outline e i loro articoli sono poco efficaci per il posizionamento organico.
Fornendo voi un outline, anche se l’autore non ha competenze SEO, scriverà articoli molto più efficaci.
Leggi anche “Che cos’è il search intent per la SEO?”
3 – Far realizzare articoli più brevi
Ufficialmente, la lunghezza di un articolo non è un fattore di ranking anche se, molti studi, dimostrano che spesso sono gli articoli sopra le 2000 parole ad essere tra le prime posizioni sui motori.
Durante la fase iniziale del vostro lavoro, per risparmiare, una scelta obbligata è quella di richiedere articoli che non superino le 500 parole. Per gli articoli più di nicchia, legati alle parole chiave meno cercate s più semplici di “Scalare”, potete accettare anche articoli di 350 parole.
Ad ogni modo, non scendete mai sotto le 350 parole.
4 – Revisionare ogni articoli
Un altro modo per risparmiare è quello di rinunciale al “Capo redattore”, ovvero alla figura che si occupa della revisione di tutti i testi e di coordinare gli autori.
Anche in questo caso, sarete voi, con il vostro tempo, a dover sopperire a tale mancanza, ma avrete un risparmio quantificabile tra il 10% e il 30%.
Spendere di più non significa avere un servizio di maggiore qualità, ma risparmiare significa spesso rinunciare a qualcosa.
Molto probabilmente, gli articoli che selezionerete necessiteranno una revisione prima di essere messi online, soprattutto se vorrete mantenere il costo ad articolo al di sotto dei 10 euro.
5 – Supervisione il tutto con un consulente SEO
Ripetendo in parte quanto è stato detto nei paragrafi precedenti, il supporto di un consulente SEO è fondamentale. Mi capita spesso, infatti, di supervisionare il lavoro di travel blogger al fine di individuare eventuali errore che possono sfuggire a chi non è del settore.
Ricordate che state creando un travel blog per trasformare il traffico SEO in vendite di prodotti o servizi, ma per ottenere tutto questo dovete conoscere molto bene concetti come il content marketing, l’inbound marketing, le buyer persona o il newsjacking.
Nella fase iniziale, pertanto, vi sarà sicuramente utile essere seguiti da un consulente SEO esperto.
Come creare un Travel Blog per promuovere un B&B
In passato ho scritto un articolo su come promuovere un B&B e ho notato che ogni giorno riceve diverse visite da parte di lettori interessati all’argomento.
Oggi esistono
moltissimi servizi per promuovere un bed and breakfast, come TripAdvisor, AirBnb, Google Ads, Groupon, Trip Advisor e molti altri, ma nonostante queste siano le scelte più ovvie, ce n’è una che in Italia viene molto sottovalutata: creare un travel blog.
[Gli argomenti che andrò a trattare in questo articolo riguardano il Web Marketing Turistico e il Content Marketing.]
Creare un travel blog per promuovere un B&B non richiede un grande investimento economico, richiede soprattutto tempo e fatica, ma una volta che il tuo blog ha preso piede, il lavoro sarà in discesa.
Perché creare un Blog per promuovere un B&B è un buon investimento
Attraverso lo “strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Adwords possiamo vedere alcune parole chiave cercate sul web, come per esempio:
- “Cosa vedere a Roma” con 5400 ricerche al mese
- “Cosa vedere a Firenze” con 5400 ricerche al mese
- “Carnevale Venezia” con 4.400 ricerche al mese
- “Venezia itinerari” con 1000 ricerche al mese
Questo significa che per ogni città turistica, ci sono molti utenti, che oltre cercare un hotel o un B&B, cercano informazioni su cosa vedere, itinerari e monumenti.
Questi dati sono rilasciati da Google e sono un dato che rende di fatto creare un travel blog un buon investimento.
Come sfruttare Google Ads per creare un Travel Blog
Se per esempio vuoi aprire un Blog per promuovere il tuo B&B a Roma, chiamalo “Cosa vedere a Roma”, e puoi consultare per esempio Adwords per trovare tanti spunti per scrivere i tuoi articoli.
Quanto costa aprire un Blog per il proprio B&B
Realizzare un blog per promuovere un B&B ti può costare dai 300 ai 1000 euro (questi almeno sono i miei prezzi), mentre come piattaforma CMS ti consiglio di utilizzare WordPress.
Cosa bisogna sapere per aprire un Blog
Se vuoi promuovere il tuo B&B con un Blog devi documentarti bene, altrimenti rischi solo di perdere tempo. Per gestire al meglio il tuo Blog devi avere almeno una conoscenza base dei seguenti argomenti:
- SEO
- Content Marketing
- WordPress
Questi e altri argomenti sono compresi nella mia Consulenza SEO.
Come trasformare le visite del tuo Blog in clienti
Prima di andare a Barcellona, la mia ragazza ha letto tutti i blog che ha trovato per scoprire i posti migliori dove andare a mangiare, gli itinerari più interessanti e cosa vedere nella città.
Anche chi visita il tuo travel blog è sicuramente interessato alla tua città e probabilmente vuole visitarla, per questo quando arriva su di una pagina deve trovare delle Call to Action che lo portino a prenotare una camera nel tuo B&B per la durata del soggiorno.
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