Fino a qualche anno fa, una delle strategie più efficaci per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca di un sito web era il builbuilding, utilizzato ancora oggi da molte agenzie ed esperti SEO.
Come ho scritto in altri miei articoli, il link building oggi è cambiato parecchio, e se non si vuole rischiare di danneggiare la propria indicizzazione sui motori di ricerca, bisogna assolutamente conoscere fin da subito cosa è bene e cosa è male.
In questo articolo mi concentrerò su “cosa è male”, ovvero su 7 modi di utilizzare il link building che non solo non porteranno benefici, ma danneggiarono la SEO.
1 – Link da siti poco autorevoli e/o con una brutta reputazione
C’è link e link, e non tutti i siti sono uguali. Avere il link del vostro sito su 1,000 portali non serve a niente se hanno poco traffico, condivisioni e interazioni, mentre comparire su siti che hanno tanto traffico ma che generano contenuti SPAM, causerà quasi certamente delle penalità, e quindi perdite di posizioni nei risultati dei motori di ricerca.
Leggi anche: Cosa sono le penalizzazioni di Google e come evitarle
2 – Link da siti che trattano argomenti diversi dal vostro
Affinché il link building sia efficace, deve generare traffico da siti che con argomenti simili ai vostri. Per esempio se si hai un blog d’informazione, è positivo comparire sul sito del Fatto Quotidiano, mentre se si vendono servizi finanziari, è positivo essere citati dal Sole 24 ore (e così via).
3 – Eccessivo scambio link
Quante volte vi sarà arrivata l’email: “Se metti il link del mio sito sul tuo, io metto il tuo sul mio”?
Beh anche questo comportamento può essere penalizzato, anche se i siti trattano argomenti simili, sono autorevoli e non fanno spam. C’è da precisare però che le penalità riguardano solo quelli siti che abusano di questa tecnica, inserendo troppi link ad altri siti.
4 – Troppi link dallo stesso sito
Ricevere un link da un sito è positivo, ma riceverne troppi no, infatti ogni link successivo al primo, per Google ha meno valore. Bisogna fare anche attenzione a troppo traffico generato da un unico sito, anche questo tipo di comportamento potrebbe generare delle penalità.
5 – Link messi a caso, senza un vero testo di riferimento
Sicuramente questa è la cosa più stupida da fare ma può capitare ancora di vederla. Si tratta fondamentalmente di inserire link in punti del sito di una pagina “fuori contesto”, ovvero senza che ce ne sia un reale bisogno.
Fidatemi di me, non è una furbata…
6 – Inserire commenti in forum e blog
Per il proprio sito è molto importante apparire nei commenti di altri blog autorevoli o in forum importanti, ma anche questo va fatto con la testa perché non solo Google è in grado di capire se siete voi stessi ad intrufolarvi in tutti i blog e i forum che potete, ma sopratutto vi sgamano all’istante i webmaster dei siti in questioni. Non avete i dea di quanti commenti di gente che si crede furba arrivano al mio sito e che regolarmente segnalo come spam.
Che per dirla tutta, ho sempre pensato che per credere di fare spam su un sito che si chiama “Social Media Expert”, devi essere proprio scemo.
7 – Utilizzo di “Anchor Text” eccessivamente ottimizzati
Per i meno esperti, un “Anchor Text” è un testo con un link che invia ad un’altra pagina o sito. In passato l’ottimizzazione degli anchor text faceva parte della strategia SEO e venivano realizzati “linkando” le parole chiave di maggiore interesse per l’indicizzazione. Oggi anche questa pratica è inutile o dannosa, quindi se dovete inserire un link ad una pagina o un sito, fatelo con senso logico e non con false speranze di miglioramenti nei risultati di ricerca su Google.
Consulenza SEO
Il link building può aiutare la SEO, ma questo argomento verrà trattato in un altro articolo.
Per ora vi saluto, ma se avete bisogno di aiuto per migliorare il posizionamento del vostro sito web, chiedete una consulenza SEO.
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