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Come vendere abbigliamento online nel 2021?

Oggi ho letto un articolo scritto da un’agenzia web marketing nel 2014 che in sostanza dichiarava che aprire un e-commerce è inutile perché ormai il mercato è saturo.

Anche se inizialmente mi sono trovato in totale disaccordo, devo ammettere che l’autore non ha tutti i torti.

In effetti, se nel 2021 decidi di vendere “abbigliamento online”, i tuoi competitor saranno i “Magnifici 6”:

  • Bon Prix
  • Asos
  • Kiabi
  • La redoute
  • Zalando
  • OVS

Senza contare che gli esclusi da questa lista sono siti per esempio come Zara, Amazon e eBay, che non ho citato solo perché non direttamente coinvolti in questo articolo.

Quando mi sono trovato a lavorare per un marchio che aveva come obiettivo quello di raggiungere i “Magnifici 6”, l’investimento di base, solo per Google Ads, sarebbe stato di 150.000 euro al mese.

Quindi, in poche parole, se non disponi di un budget del genere, ti sconsiglio caldamente di provare a vendere “abbigliamento online”, devi invece:

  • Individuare le tue “Buyer Persona” rivolgendoti a un mercato più di nicchia rispetto ad “Abbigliamento online”.
  • Creare la tua identità, la tua storia, proprio come hanno fatto brand come Apple, Coca Cola, o siti come eBay o Etsy.
  • Vendere un prodotto di qualità

Come promuovere un e-Commerce nel 2021?

Se non di un budget di circa 200.000 euro al mese, vendere “abbigliamento online”, inteso come un’insieme di prodotti generici quali:

  • pantaloni
  • magliette
  • camicie per uomo
  • donna e bambino

è assolutamente fallimentare.

L’unico modo per avere successo è, a mio parere, quello di vendere online un prodotto “di nicchia” come per esempio:

  • “Abiti da uomo su misura”
  • “camicie da uomo fatte a mano”
  • “camicie fatte a mano su misura”
  • borse personalizzate
  • Occhiali artigianali
  • cinta di pelle

Vendere online questo tipo di abbigliamento e accessori è possibile, il mercato offre ancora ampio spazio, perché mentre “i magnifici 6” sono irraggiungibili con parole chiave generiche, perdono colpi se le parole chiave sono più precise, o tecnicamente “long tail” (code lunghe).

La prima cosa da fare, se vuoi vendere online vestiti o accessori, è trovare un settore specifico, un target o un nicchia precisa.

Dopo questa premessa, passiamo al pezzo forte dell’articolo, ovvero a quali strategie web marketing utilizzare.

SEO: raggiungere la prima pagina sui motori di ricerca

La prima cosa che devi fare è individuare le parole chiave collegate al tuo e-commerce, come per esempio:

  • camicie su misura (ricercate circa 3600 volte al mese)
  • abiti eleganti donna (ricercati circa 4.400 volte al mese)

Come ho detto all’inizio, non bisogna essere generici bensì:

  • puntare ad un mercato specifico
  • diventare degli specialisti in un settore
  • puntare a una nicchia

Il tuo obiettivo deve essere, per esempio, raggiungere la prima pagina su google scrivendo sul motore di ricerca “camicie su misura”, perché ottenere questo risultato significa vendere quasi sicuramente.

Se raggiungere la prima pagina sui motori significa vendere e risparmiare in pubblicità, ovviamente non può essere qualcosa di semplice, serve un

Con Facebook e Instagram

Le persone non si iscrivono su un social network per comprare, ma non significa che non si possa vendere. Oggi Facebook offre sistemi dedicati alla vendita online, come la “Vetrina”, i “Servizi” e il “Marketplace”, mentre Instagram può essere direttamente collegato collegato al tuo e-commerce, inserendo dei link direttamente sulla foto dei prodotti.

instagram shop esempio

Vendere su Facebook senza investire negli annunci sponsorizzati è molto difficile, ma i social network possono essere utilizzati anche per:

  • Aumentare la visibilità del brand
  • Offrire assistenza pre e post vendita
  • Pubblicare recensioni, commenti positivi e citazioni
  • Interagire con influencer e ambassador

Aggiornamento Aprile 2021 (per Covid-19)

Ho iniziato a scrivere questo aggiornamento a marzo 2020, a seguito del lockdown, quando tutti i negozi erano chiusi.

Dal quel giorno ad oggi, aprile 2021, si può certamente dire che si vede una via d’uscita, ma la situazione non è certo facile.

In tanti, per far fronte alle crisi economica, decidono di provare ad avviare un e-commerce e, proprio a loro, ho deciso di dedicare qualche riga.

In generale, se devi aprire un e-commerce solo perché non sai come vedere adesso online, ti consiglio è di partire con qualcosa di piccolo:

  • Aprire una pagina Facebook e una pagina Instagram
  • Pubblicare su Facebook e Instagram un po’ di prodotti
  • Realizzare qualche offerta
  • Contattare i clienti telefonicamente o via email (se hai l’autorizzazione)
  • Utilizzare il Marketplace di Facebook

Se invece hai deciso di aprire un e-commerce per vendere i tuoi prodotti anche quando sarà finita questa crisi, allora ti consiglio di iniziare con una consulenza web marketing gratuita.

Se sei un artigiano, potresti trovare utile il mio articolo “E-Commerce per l’artigianato: come vendere online“.

Realizzando campagne PPC con Facebook Ads e Google Ads

Le campagne PPC sono sicuramente il modo più conosciuto e immediato per vendere abbigliamento online.

In questo articolo, per ragioni di spazio, ci tengo a precisare che il costo e l’efficacia di una campagna PPC, al di là della sua gestione, dipende dalla qualità del sito web.

Come investimento minimo puoi partire da 10 euro al giorno.

Aprendo un Blog e con il Content marketing

Il content marketing è a detta di molti la migliore strategia al mondo per vendere online in qualsiasi settore, e può essere utilizzata ovviamente anche per vendere vestiti e accessori.

Il content marketing consiste nella realizzazione di contenuti per attirare il proprio target, aumentare la visibilità del proprio band e migliorare la propria reputazione online.

In genere consiste in pratica nella realizzazione di un blog e/o un canale youtube dove creare condividere contenuti per poi indicizzarli e pubblicarli sui social network.

Leggi anche “che cos’è il content marketing

Coinvolgendo gli Influencer

Gli influencer sono utenti che hanno un gran numero di followers e che sono in grado di “influenzarne le opinioni”. Possono essere opinion leader, vip, giornalisti, blogger, ma quello che conta è che hanno il potere concreto di far acquistare i tuoi prodotti ai loro followers.

Un vero influencer non ti chiederà un compenso economico, ma non sarà facile coinvolgerlo e dovrai sicuramente fargli provare i tuoi capi d’abbigliamento.

Altra storia invece sono gli ambassador, figure simili agli influencer ma che, per collaborare chiedono un compenso.

Si tratta, in poche parole del “Testimonial”, ovvero del volto noto, in questo caso del web, che “Ci mette la faccia” per pubblicizzare, in maniera più o meno esplicita, i tuoi prodotti.

Su questo link troverai tutti i miei articoli sull’influencer marketing.

Coinvolgendo i Fashion Blogger

I Fashion Blogger sono utenti che si occupano di moda scrivendo articoli sul loro blog.

Queste persone, come gli influencer hanno il potere di aumentare le vostre vendite, possono farlo gratuitamente  o dietro compenso, diventando in questo modo ambassador.

In Italia ci sono molti fashion blogger, soprattutto donne, ma sono pochi quelli ad avere un seguito veramente consistente.

La maggior parte infatti può raggiungere poche persone, ma sono comunque utili.

Leggi anche “Come diventare un Fashion Blogger professionista: da dove iniziare”.

Aumentando le Recensioni

Circa il 70% degli utenti prima di acquistare un prodotto ne legge le recensioni, per questo una recensione su un prodotto può fare la differenza.

Dopo ogni acquisto di un vostro cliente, assicurati che faccia una recensione, offrendo anche uno sconto del 5% se necessario.

Utilizzando anche l’Email Marketing (Newsletter)

Come ho scritto più volte non sono un fan dell’email marketing, ritenendolo per molti versi una strategia superata, ma è innegabile che qualsiasi sito e-Commerce professionale utilizzi le email come strumento di vendita.

Ma come?

Consiglio di utilizzare le email come Zalando per esempio, inviandole per prima cosa solo a persone che si sono iscritte alla newsletter, segnalando periodicamente offerte e nuovi prodotti.

In questo modo le email saranno uno strumento utile e costruttivo.

Inserendo i vostri prodotti all’interno di un Marketplace

A seconda del tipo di abbigliamento che si decide di vendere online, esistono molti interessanti marketplace che è possibile utilizzare per attirare una nuova tipologia di traffico.

I più comuni sono Amazon e eBay, ma ci sono anche i grandi store dell’abbigliamento online come Zalando e Asos, mentre se invece vendete abiti personalizzati, consiglio caldamente di dare uno sguardo ad Etsy.

Utilizzando sconti, offerte, coupon come un “Marketing tool”

Su qualsiasi sito web o e-commerce, una della pagina più vista è quella delle offerte.

Creare offerte, sconti o coupon non deve essere visto come un modo per sminuire i prodotti, ma come una strategia per vendere, perché chi acquista online vuole per prima cosa risparmiare.

Nel tuo eCommerce, così come nei social, nelle newsletter e in qualunque altro canale, devono essere sempre segnalate offerte per attirare clienti nuovi o già fidelizzati.

Per alcune tipologie di business, è consigliabile utilizzare anche siti come Groupon.


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Commenti

8 risposte a “Come vendere abbigliamento online nel 2021?”

  1. Avatar Fabrizia Bonvicini
    Fabrizia Bonvicini

    Consigli dati con buon senso.Complimenti

  2. Avatar Elena
    Elena

    Consigli molto utili. Grazie .

  3. Avatar serena
    serena

    Mi puoi consigliare un sito e-commerce per poter iniziare a vendere
    Grazie

    1. Avatar Stefano Gallon

      Dipende da cosa vendi e da che tipo di business vuoi avviare.

    2. Avatar raffaella marchionni
      raffaella marchionni

      per vendita abbigliamento e profumeria

      1. Avatar Stefano Gallon

        Ciao Raffaella, non ho capito il tuo commento 🙂

    3. Avatar ANGELINI DORA
      ANGELINI DORA

      Mi può consigliare un sito di vendite on line da poter iniziare grazie

      1. Avatar Stefano Gallon

        Ciao Dora, dipende anche da cosa vendi e dal volume d’affari. Se vuoi puoi inviarmi una email a stefano@mypresslab.com

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