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SEO: non cercare di essere il primo, cerca di essere unico

Un’azienda che investe nella SEO vuole superare i propri competitor nella SERP, solo così infatti può aspirare ad aumentare il proprio traffico a discapito della concorrenza. Spesso però, nella rincorrere la prima posizione su Google, si perde di vista il più importante fattore di ranking, ovvero “Realizzare contenuti di qualità”.

La prima posizione infatti può diventare una vera e propria ossessione che spinge le aziende a copiare i comportamenti della concorrenza, sperando in questo modo di ottenere gli stessi risultati. Questo comportamento però è assolutamente sbagliato.

Oggi Google non vuole solamente che un sito contenga dei contenuti di qualità, vuole anche che sia originale, diverso, unico e che, in un certo senso, dia un valore aggiunto alla SERP.

Pertanto oggi, se volete raggiungere la prima pagina, o addirittura la prima posizione, non basatevi solamente su quello che fanno gli altri, cercate per prima cosa di essere unici.

Ecco quindi che, in un contesto del genere, l’analisi dei competitor, così come era concepita in passato, deve essere rivista, in modo da poter comprendere come essere realmente un gradino sopra gli altri, non solo nella SERP.

Analisi dei competitor: perché è importante per la SEO

Una volta individuata la principale parola chiave del vostro sito web, quella inserita nel tag title della home page, è abbastanza semplice anche individuare i vostri principali competitor. Purtroppo è proprio a questo punto che la maggior parte dei SEO e delle aziende commettono il proprio errore.

Il mio sito è differente

Sono in molti che, per raggiungere la prima pagina, analizzano i primi 10 risultati della SERP e si limitano a proporre praticamente gli stessi contenuti, copiando o cambiando di poco il contenuto.

Il pubblico però non ha bisogno di un clone, per entrare in top 10 infatti, soprattutto dopo l’aggiornamento dell’algoritmo di Google rilasciato il 4 agosto, bisogna portare un valore aggiunto, ma come?

Diventare unici e originali non è semplice, perché si è sempre influenzati da quello che hanno fatto gli altri, serve infatti un procedimento ben preciso che vado a mostrare di seguito.

Identificare i punti di forza dei tuoi competitor

Il primo passo è identificare tutto quello che hanno di buono i vostri competitor, dalla velocità del sito all’utilizzo della chat, dal tipo di menu al traffico medio mensile. Particolare attenzione ovviamente va data agli argomenti trattati.

Prendete tutti gli elementi positivi ed elencateli

Identificare i punti di debolezza

Lo stesso procedimento appena svolto dovete svilupparlo sui punti di debolezza, identificando cosa manca ad ogni sito non solo da un punto di vista tecnico, ma anche emotivo ed esperienziale.

Se decidete di aprire un sito significa che conoscete molto bene le vostre buyer personas, in particolare di cosa vogliono, come lo vogliono, quando e così via. Se notate che i vostri competitor peccano in tal senso, prendetene nota: potreste aver trovato il valore aggiunto del vostro sito.

Trovare spunto in altri settori

Il vostro percorso verso “L’originalità” non finisce certo qui, un’ottima strategia è quella di rivolgervi a settori anche completamente diversi dal vostro.

Per esempio nella realizzazione del mio sito mi sono ispirato allo stile dei fashion blogger, perché volevo sviluppare una linea giovanile, alla moda e colorata.

Ovviamente vi consiglio di prendere esempio solo da siti di successo.

Diventare originale

Cosa abbiamo trovato finora?

  • Punti di forza
  • Punti di debolezza
  • Storie di successo
  • Esperienza personale
  • Conoscenza delle buyer personas

Analizzando tutto il materiale raccolto, dovete individuare il vostro percorso, il vostro stile, ovvero ciò che vi distinguerà dalla massa e vi farà notare.

Non solo SEO

La SEO non è solo strategia, tattica e codici, ma molto di più: è una risposta alle domande e ai bisogni delle persone. Per questo dovete capire che non è importante solo cosa scrivete, ma anche come.

Consulenza SEO

Ovviamente le regole SEO non finiscono certo qui, così come le strategie web marketing che possono portare le pagine del vostro sito in questa pagina.

Se volete capire come portare la vostra azienda in prima pagina sui motori, vi ricordo che potete richiedere una consulenza SEO.


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Commenti

5 risposte a “SEO: non cercare di essere il primo, cerca di essere unico”

  1. Avatar Michele
    Michele

    Veramente l’analisi dei competitor aiuta la SEO? io non ci avevo mai pensato grazie!

  2. Avatar Sarart
    Sarart

    Come faccio a capire chi sono i miei competitor?

    1. Avatar Stefano Gallon

      Per individuare i tuoi competitor, soprattutto dal punto di vista SEO, devi inserire la parola chiave principale legata al tuo business su Google mentre navighi in anonimo. All’inizio dovrebbe bastare questo ma per un’analisi più approfondita servono altre tecniche e strumenti.

  3. Avatar ANDREA Raffaele
    ANDREA Raffaele

    Grande Stefano, come mi insegni tu dobbiamo sapere benissimo a chi ci rivolgiamo “buyer personas” per essere competitivi e dare valore.
    sei un buon insegnante e un’ottimo divultagore
    complimenti

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