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Come funziona il link building?

Link building è un termine che potremmo quasi definire antico, nato poco dopo aver preso coscienza della SEO, ma il suo funzionamento, così come il significato, si è evoluto con il passare degli anni.

Oggi si sente veramente parlare moltissimo di “Link building” ma, se state leggendo questo articolo, vuol dire che non avete ancora le idee chiare, come tante persone incontro durante le mie consulenze SEO.

Siccome personalmente ritengo che la confusione su questo argomento sia veramente molta, proverò a dire la mia, in maniera semplice e diretta, in modo che anche i principianti possano comprendermi.

Cosa significa “Link building”

Letteralmente “Link building” significa “Costruire link” e, anche se ribadirlo può sembrare molto banale, vi mostrerò subito che spesso basta conoscere la lingua italiana, o come in questo caso l’inglese, per comprendere tanti concetti in apparenza complessi.

La parola “Building” significa appunto costruire ed è usata anche in altri ambiti, come per esempio nel fitness “Bodybuilding” o in ambito aziendale “Team Building”. Può quindi avere interpretazioni diverse, come “Formare”, “Crescere”, “Accrescere”, ma sicuramente non significa “Comprare” o “Scambiare”.

Partiamo da qui allora:

“Link building” non significa comprare link da altri siti e neanche scambiarli, ma significa invece “Costruire legami”, basati sul merito, sul valore e sulla fiducia.

Cos’è il link building

Il link Building è una strategia SEO basata su una serie di tecniche il cui obiettivo è aumentare il numero di backlink verso una determinata pagina web, non è assolutamente semplice da attuare ed esistono molteplici tecniche.

Link building è tutto quello che serve per far in modo che siti di perfetti estranei mettano un link verso il vostro sito, ovviamente sempre nel rispetto delle regole SEO e delle direttive di Google.

Perché è importante per la SEO

Il numero di link (o backlink) che rimandano a un sito, o a una pagina web in particolare, sono un vero e proprio fattore di ranking, perché aiutano a far comprendere a Google che il vostro articolo è letto, condiviso e stimato da moltissimi utenti.

Maggiore è il numero di link, migliore è il posizionamento sui motori di ricerca, per questo comprare un backlink significa, in poche parole, provare ad ingannare l’algoritmo di Google.

Come fare link building nel modo corretto

Per fare link building nel modo corretto dovete per prima cosa scrivere contenuti di qualità, senza lasciarvi demoralizzare da chi dice che questo non basta. I professionisti veramente autorevoli che pubblicano in rete, ricevono moltissimi backlink ma non hanno mai avuto bisogno di pagare qualcuno.

Probabilmente vi avranno anche detto che ci sono “N” strategie per aumentare il numero di link verso il proprio sito, dall’acquistare link al semplice scambio, ma non è esatto. Se scriverete contenuti di qualità i link arriveranno da soli, in maniera naturale (natural link building) e pertanto, in linea con l’algoritmo di Google. Pagare per avere un backlink invece, non è una pratica corretta.

Ovviamente non tutte le tecniche per fare link building sono da considerarsi “Black hat”, ma ve le mostrerò in un altro articolo.

Cosa sono i “backlink”

I backlink sono i link, ovvero le url, che puntano verso una pagina del vostro sito. Il backlink deve essere naturale, ovvero non dovete pagare per averlo, e deve essere coerente: se parlate di viaggi non può provenire da una pagina che parla di diamanti.

Negli ultimi anni il termine “Backlink” è stato anche utilizzato come sinonimo di “Link building”, una scelta dovuta probabilmente a voler segnare il passaggio ad un “Nuovo link building” (ne parlo più avanti).

Non tutti i link sono uguali

Proprio così, più il backlink verso la vostra pagina è autorevole, maggiore è il valore che ha per il posizionamento sui motori di ricerca.

In altre parole, se ricevete un backlink da un blog letto da 4 persone, ha pochissimo valore, mentre se ricevete un backlink da Wikipedia, ha moltissimo valore.

Cosa sono i Guest post

I guest post possono essere considerati una vera e propria tecnica SEO il cui scopo è aumentare il numero dei backlink (link building). Consiste nello scrivere articoli su siti di altre persone per poi inserire un link verso il proprio.

Sono molto le agenzie SEO che offrono articoli gratuiti a blog, più o meno importanti, solo per procurare un link al proprio cliente. Fare questo equivale ad acquistare un link e, pertanto, significa che state provando ad incannare i motori di ricerca.

Acquistare link

Acquistare link è sbagliato e non è una strategia SEO positiva nel lungo termine. Bisogna anche dire che lo fanno quasi tutti, soprattutto le aziende con una maggiore disponibilità economica in quanto, acquistare link, costa molto.

Cosa fare allora se gli altri lo fanno?

Se gli altri acquistano link ingannano l’algoritmo di Google, è un dato di fatto, e se non vengono penalizzati vuol dire che sono fortunati. Prima o poi però Google scova sempre i furbetti, come è successo durante l’aggiornamento del primo di agosto 2018.

Com’era il link building in passato

Si parla di link building praticamente dal 1998 e, per più di 10 anni, è stato un vero far west. Ancora mi ricordo il 2006, quando era importante avere il banner del proprio sito in giro per il web, e quando lo scambio del link della propria home page era una prassi ordinaria.

Per non parlare poi di quelli che mettevano su dei veri e propri sistemi farlocchi per generare falsi backlink da siti con falso traffico: sono sicuro che molti sono operativi ancora oggi

Tutto questo è superato, è obsoleto, è dannoso e se utilizzate queste tecniche, vuole dire che la vostra strategia SEO è vecchia

Nel 2021, soprattutto dopo i vari “Core Update” di Google,  di agosto link building, brand awareness e brand reputation sono più importanti che mai.Non è un caso infatti che siano aumentati i servizi che propongono di aumentare il numero dei backlink, dei followers e così via.


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Commenti

3 risposte a “Come funziona il link building?”

  1. Avatar Alex
    Alex

    Se un’azienda mi paga per pubblicare un articolo sul mio sito io vengo penalizzato? e l’azienda in questione?

    1. Avatar Stefano Gallon

      Si parla di penalità solo quando gli algoritmi rilevano comportamenti che mirano a “Falsare” quello che sarebbe il normale risultato della SERP. Il “Guest post” si può fare ma, in generale, bisogna sempre offrire un reale servizio all’utente. Se Google dovesse riuscire ad identificare una strategia che mira solamente a scalare il motore di ricerca, potrebbe “Penalizzare” l’azienda eliminando gli eventuali benefici che in passato può aver avuto da strategie di link building poco chiare.

      Se il tuo blog ospita un “Guest post” può essere penalizzato solo e la url a cui è collegato dovesse avere una bassa “authority”. Al momento non ci sono altri dati in tal senso.

  2. Avatar Enzo Mazzini
    Enzo Mazzini

    Ottimo articolo pieno di suggerimenti per fare un ottimo lavoro

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