Lavoro come SEO specialist dal 2009 e mi occupo di viaggi dal 2012, collaborando con grandi e piccole realtà.
Negli anni ho realizzato contenuti per travel blog, testi per agenzie viaggio e assicurazioni viaggio, ho creato siti e blog, e ho effettuato diverse analisi SEO che mi hanno permesso di conoscere il settore turistico e di comprenderlo.
Quello che posso dire oggi, nel 2022, è che la SEO per il settore dei viaggi è incredibilmente complessa, soprattutto a causa di colossi del settore come Booking, Expedia, Skyscanner e così via che rendono tutto il settore estremamente competitivo.
Pensare oggi di raggiungere la prima pagina con parole chiave generiche come “Viaggio a New York” è a dir poco folle se non si ha una precisa strategia SEO e un budget considerevole.
Quindi non bisogna investire nella SEO?
Tutt’altro!
Bisogna però sapere come creare una strategia SEO di successo e che tenga conto anche del proprio budget.
In questa guida SEO condivido alcuni consigli frutto di tanti anni di esperienza nel settore.
Se vuoi saperne di più, ricorda che puoi richiedere la mia consulenza SEO inviando una email a stefano@mypresslab.com (la prima è gratuita).
1 – Creare un travel blog
Probabilmente “La madre di tutte le strategie SEO” per agenzie di viaggio online è, appunto, creare un travel blog.
Un travel blog, infatti, permette non solo di generare traffico organico di qualità, ma anche di far conoscere il brand.
Ovviamente, un travel blog ha senso solo se vengono creati contenuti realmente di valore.
Prima di aprire il tuo travel blog ti consiglio caldamente di:
- Individuare i temi da trattare
- Individuare la nicchia di riferimento
- Individuare le parole chiave per le quali volete posizionarti
- Sviluppare un piano editoriale.
Bisogna però chiarire un punto: il web è pieno di travel blog.
Se vuoi avere successo, devi creare piano editoriale originale, e non il solito travel blog su cosa vedere a Parigi o dove dormire a New York.
2 – Individuare una parola chiave per ogni pagina
Un tecnica SEO molto semplice da applicare è quella di individuare le parole chiave utili al proprio business e poi creare una pagina per ognuna di esse.
Importante: evitare la cannibalizzazione delle keyword.
Ovviamente, le parole chiave non vanno individuate alla caxxo di cane, ma vanno scelte con attenzione, usando un SEO tool dedicato.
Leggi anche “I migliori strumenti gratuiti per ricercare parole chiave”.
Per creare il giusto contenuto, però, bisogna considerare con attenzione 2 importanti parametri relativi alla parole chiave:
- Volume di ricerca
- Intento di ricerca
Leggi anche “La ricerca delle parole chiave: da dove iniziare“.
3 – Acquistare uno o più SEO Tools
Acquistare un SEO tool come Semrush, certamente uno dei migliori, ti permetterà di avere in pochi minuti importantissime informazioni sul tuo sito e su quello dei competitor.
Per esempio, potrai:
- Effettuare un’analisi completa del tuo sito
- Conoscere tutti i competitor
- Conoscere tutte le parole chiave per le quali sono indicizzati i competitor
- Trovare idee per nuovi contenuti
- Capire come ottimizzare il sito
I SEO tools sono utilissimi per velocizzare il tuo lavoro, soprattutto se capita di dover gestire un sito con migliaia di pagine.
Detto questo però, anche se un SEO tool ti può fornire moltissime informazioni, se non sai come interpretarle, non vi servirà a niente.
4 – Realizzare un sito SEO Friendly
Sembra una strategia quasi banale ma vi assicuro che non è scontata.
Mi capita spesso di vedere tour operator o agenzie che non hanno minimamente idea di cosa significhi seguire le regole SEO.
Concetti base com title, meta-desciption e speed optimization, per esempio, dovrebbero essere alla base di qualunque sito. Spesso però non è così.
Se vedete che il vostro sito non si indicizza, perde traffico o non lo guadagna affatto, provate a fare un passo indietro. Vi basterà consultare qualche consulente SEO per capire se avete un buon sito o no.
5 – Vendere viaggi di nicchia
Una strategia che consiglio sempre a chi intende vendere viaggi online è di specializzarsi sui viaggi di nicchia. Questa strategia è molto utile dal punto di vista SEO perché i viaggi meno conosciuti sono spesso quelli dove c’è meno concorrenza, ma non finisce qui.
Le mete lontane ed esotiche inoltre, come per esempio la Papua Nuova Guinea, le Galapagos o l’isola di Pasqua, sono spesso costose e permettono di avere ottimi margini di guadagno.
Oltre alle “Destinazioni di nicchia”, ci sono anche tipologie di viaggio com un target ridotto ma con meno concorrenza, come per esempio i “Viaggi di gruppo”, “Viaggi per anziani” o “Viaggi per surfisti”.
Un viaggio esotico, in una meta poco conosciuta, non viene venduta come un paio di scarpe, le persone si informano molto prima ed è per questo che travel blog e Content Marketing vi aiuteranno ad intercettare le buyer persona.
6 – Vendere viaggi personalizzati
Una delle più grandi rivoluzioni che ha portato l’e-commerce è la “Personalizzazione”. Fino a qualche anno fa infatti era molto difficile far personalizzare un paio di scarpe, un paio di jeans o un gioiello, mentre oggi basta collegarsi su Etsy per trovare migliaia di artigiani.
Lo sviluppo della rete ha inoltre permesso la crescita del settore con il conseguente abbassamento dei prezzi. Quello che però vale per abbigliamento e accessori, vale anche per i viaggi. Oggi sono molti i turisti che non si accontentano di un viaggio già pronto, vogliono essere loro ad organizzarlo e voi potete aiutarli.
Quando vendete un viaggio, non dimenticate di inserire la possibilità di personalizzarlo attraverso un apposito modulo o una pagina dedicata.
Promuovete questo servizio con contenuti dedicati e vedrete che anche la SEO ne gioverà.
7 – Brand Awareness
Come certamente saprete, oggi le persone non si limitano a cercare un vacanza solo su Google, ma utilizzano siti dedicati come per esempio Evaneos, Booking, Expedia o Trivago. Questi siti sono ormai diventati dei veri e propri motori di ricerca, ma hanno raggiunto questo obiettivo grazie alla brand awareness.
Quando si sviluppa una strategia SEO infatti, non bisogna concentrarsi solo sulle parole chiave legate al proprio business, ma anche a quelle legate al proprio brand.
“Hotel? Trivago”
Uno spot semplice ma che racchiude perfettamente il senso delle mie parole.
Quale deve essere allora il vostro obiettivo? Che le persone pensino a vostro brand quando devono recarsi in una delle mete che vendete.
8 – Backlinks di qualità
Ebbene si, quando si parla di SEO, anche nel web marketing turistico, non si può non parlare della link building. Per migliorare il vostro posizionamento sui motori infatti, il numero di backlinks è un fattore tutt’altro che trascurabile, anche se sulle strategie da attuare c’è un po’ di confusione.
Per approfondire l’argomento potete leggere “Come fare link building: 18 tecniche per principianti”.
9 – Creare la sezione FAQ
La sezione “FAQ” di un sito, nonché le query di ricerca sotto forma di domanda, sono molto importanti per la SEO. Pertanto non limitatevi a creare una pagina “Domande Frequenti” ma assicuratevi che i clienti possano comunicare direttamente con voi.
Creare contenuti, anche se di nicchia, sulla base delle reali richieste dei vostri clienti, è sicuramente un’ottima strategia SEO.
10 Travel SEO
Dopo 10 anni di attività, soprattutto nel turismo, ritengo che oggi si possa parlare tranquillamente di “Travel SEO”.
L’ottimizzazione per i motori di ricerca infatti prevede strategie dedicate per tutto il settore del turismo, non solo per le online travel agency.
Pertanto il mio ultimo consiglio è di prendere consapevolezza della “Travel SEO”, e di studiare le tecniche dedicate al settore.
Se volete invece rivolgervi direttamente a un consulente SEO specializzato nel settore turistico, potete chiedere subito una consulenza Travel SEO.
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