June 2019 Core Algorithm Update

Rilasciato “June 2019 Core Algorithm Update”: cosa fare?

Ebbene si, pensavate che Google avesse già terminato i suoi aggiornamenti? Invece di no, arriva il June 2019 Broad Core Algorithm Update. Dopo i tanti cambiamenti portati dal “Medic Update“, e dopo gli assestamenti del “March 2019 Core Update” è già arrivato un nuovo importante aggiornamento che promette di portare ulteriori novità.

Come potete leggere dall’immagine di seguito, l’annuncio è arrivato il 2 giugno e ha subito scatenato commenti su Twitter e fermento tra i blogger, tanto da convincere Google a rilasciare un secondo Tweet.

La prima novità che però dobbiamo notare subito è che Google, questa volta, ha fornito da subito il nome del suo nuovo aggiornamento, ovvero June 2019 Core Algorithm Update. Questa scelta probabilmente è diventata “Standard” dopo il caos causato dall’aggiornamento di marzo, soprannominato in una prima fase “Florida 2” e dopo la confusione causata dalla scelta del nome “Medic Update“. Quest’ultimo è stato più volte additato come un “Nome Sbagliato” in quanto l’aggiornamento del primo agosto non riguarda solo i siti che parlano di medicina, ma riguarda tutti i siti.

Tweet di Google sul rilascio del June 2019 Update

Google si affretta anche a ricordare che rilascia ogni giorno nuovi aggiornamento ma che, in alcune occasioni, decide di rilasciare anche comunicati ufficiali. In questo caso però, trovandoci di fronte ad un “Core Update”, l’aggiornamento non andrà a “Colpire” un fattore di ranking specifico, ma andrà ad influenzare tutta la ricerca e, in un certo senso, tutti i siti.

Di seguito invece troviamo un Tweet di Google del giorno 11 ottobre quando ha riportato l’esempio del rilascio dello “Speed Update”.

tweet di Google 11 ottobre

Cosa comporta l’aggiornamento di giugno 2019 per la SEO?

Tweet di Google sull'update di giugno 2019

Come spesso accade con Google, bisogna un po’ leggere tra le righe. Per prima cosa è probabile che questo aggiornamento si allineerà con quanto iniziato il primo agosto e aggiornato a marzo 2019. Google infatti sembra sia sempre più impegnato nella lotta alle fake news e alla Black Hat SEO, ma contemporaneamente vuole migliorare la qualità dei risultati di ricerca.

Questo significa che, in linea di massima, i siti che ancora utilizzano tecniche SEO “Black” o “Grigie”, potrebbero essere influenzati negativamente da questo aggiornamento. Dico questo perché, anche se Google dichiara che questo aggiornamento riguarda più la SERP che i fattori di ranking, è anche vero che, andando a cambiare i parametri che permettono di configurare la SERP, è inevitabile che si andrà a colpire alcuni siti web.

Uno degli aspetti a cui consiglio di prestare particolare attenzione è il “Link Building“. Questo perché è innegabile che, negli ultimi mesi, si discuta sempre di più sia dell’importanza di backlink di qualità, sia di quanto sia sbagliato acquistare backlink.

Cosa fare se penalizzati dall’ultimo aggiornamento di Google?

Da oggi dovete prestare attenzione alla SERP, a Google Analytics e a Google Search Console per individuare eventuali cali di traffico o altri cambiamenti che riguardano la SEO. In generale dovete aspettarvi un po’ di “Alti e bassi”, potreste perdere posizioni così come guadagnarle ma non dovete spaventarvi. Dovete considerare il tutto come delle scosse di assestamento che potrebbero impiegare anche un mese prima di terminare.

Una volta che la situazione si sarà stabilizzata, potrete valutare eventuali interventi.

Se invece sapete di aver praticato tecniche “Black Hat SEO“, allora dovete prestare maggiore attenzione. Siete voi infatti a rischiare reali penalizzazioni.

In conclusione, per ora limitatevi ad osservare e ad analizzare, soprattutto se siete certi di aver lavorato sempre nel rispetto delle regole SEO. Se invece avete la coscienza sporca, o avete dei dubbi sul vostro lavoro di ottimizzazione, prestate maggiore attenzione e tenetevi pronti ad intervenire. Ricordate però che la situazione sarà talmente volatile in questi giorni che è sconsigliato reagire subito ad eventuali perdite di posizioni.

Se avete dubbi o altre domande, potete richiedere la mia consulenza SEO.


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