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Algoritmo Google BERT: cos’è e come funziona

Il 25 ottobre 2019 Google ha pubblicato nel proprio blog un articolo dal titolo “Understanding searches better than ever before”. Questa volta non siamo di fronte a una operazione di marketing o al delirio di qualche SEO expert, questa volta siamo di fronte ad un cambiamento che, se confermato, nei prossimi mesi influenzerà notevolmente la SEO.

Google ha comunicato l’arrivo di “BERT”, il nuovo aggiornamento ideato per migliorare i risultati delle ricerche attraverso una migliore analisi delle parole.

Viene definito come “neural network-based technique for natural language processing (NLP) pre-training”, ovvero un sistema basato sull’intelligenza artificiale (AI) creato per comprendere il linguaggio umano ed evolvere con esso. Ovviamente una definizione del genere è piuttosto incomprensibile ai più, pertanto cercherò di presentarlo con parole più semplici.

Leggendo il comunicato stampa, BERT è una delle più importanti novità introdotte da Google degli ultimi, al pari di RankBrain per intenderci. Al momento influenzerà solo il 10% delle ricerche in inglese negli Stati Uniti, ma sicuramente verrà utilizzato in tutte le lingue.

I “BERT Models” andranno ad impattare la SERP e il featured snippet, ma riguardano anche le ricerche che utilizzano più parole, come le code lunghe, e che sono effettuate con un linguaggio più informale.

In altre parole, BERT ha l’obiettivo di comprendere meglio il “Linguaggio umano”.

Bisogna precisare che tecnicamente non siamo di fronte all’aggiornamento dell’algoritmo di Google, siamo di fronte a qualcosa di nuovo che influenzerà inevitabilmente la SEO e la ricerca.

La ricerca infatti, in ambito SEO, altro non è che la comprensione del linguaggio.

Questa è l’introduzione su cosa è BERT, andiamo però adesso a vedere meglio cosa sappiamo finora.

Indice dell’articolo

A cosa serve BERT

Google ha sottolineato come ogni giorno vengono effettuate miliardi di ricerche nel mondo, il 15% delle quali sono nuove. Vere o no queste cifre, resta innegabile il fatto che la rete continui a coniare espressioni e termini nuovi, come “Influencer” o “Trap”, pertanto un motore di ricerca deve essere in grado non solo di comprendere il linguaggio delle persone, ma anche di evolvere con esso.

Proprio per questo è stato creato BERT, per comprendere meglio le ricerche delle persone, comprese quelle effettuate in un linguaggio più “Umano” o composte da molte parole, come accade per le code lunghe.

Maggiore comprensione delle domande, comporta maggiore precisione nelle risposte.

Cosa significa BERT

BERT significa “Bidirectional encoder representations from transformers”, una definizione difficile da comprendere sia in italiano che in inglese.

La traduzione letterale è “Rappresentazioni di encoder bidirezionali da trasformatori” ma, ovviamente, non è soddisfacente.

Per comprendere meglio il significato di tutto questo dovete concentravi per prima cosa sulla parola “Transformers”, una parola che già è oggetto di molte analisi.

I “Transformers”, infatti, sono proprio i “Modelli” che elaborano le parole, sia prese singolarmente, sia in relazione tra loro. Grazie al “Neural-network” alla base del sistema, i trasformatori, o modelli, non sono statici ma dinamici, in grado cioè di evolversi proprio come un’intelligenza artificiale.

Questo è il significato di “BERT”.

Come funziona BERT

BERT si occupa dell’analisi delle parole presenti nelle frasi, in particolare nei tag “Title” e “Description” (stando all’esempio fornito da Google).

La sua “Rivoluzione” sta nel “Modo” in cui avviene tale analisi.

BERT infatti non si occupa dei analizzare solo la singola parola, ma anche di analizzare le parole vicine, presenti per esempio nel title, mettendole in relazione tra loro. BERT però non si limita ad analizzare, a quanto pare è in grado di creare veri e propri “Modelli” ai quali potrà attingere per interpretare le varie espressioni linguistiche.

Stando sempre a quanto diffuso da Google, è facile intuire che BERT sarà in grado di creare sempre nuovi modelli, evolvendo automaticamente, proprio come un’intelligenza artificiale.

Esempi di come funziona BERT

Di seguito condivido le immagini inserite da Google per mostrare come BERT va a impattare i risultati delle ricerche.

bert esempio do estheticians bert esempio math

Featured Snippet: come cambia con BERT

Come ho detto più volte, i comunicati di Google sono sempre alquanto sibillini, pertanto vanno in parte interpretati. Il fatto che nell’articolo si siano soffermati sul “Featured Snippet” è molto importante e potrebbe significare che uno degli obiettivi principali di “BERT” sia proprio andare a migliorare i risultati della tanto discussa posizione zero.

Come certamente saprete, ci sono infatti diverse correnti di pensiero a riguardo. Molti SEO expert sostengono, per esempio, che “La featured snippet” non sia poi così vantaggiosa, e che anzi sia meno cliccata di altre posizioni perché scambiata dagli utenti per una pubblicità.

Certo è che il “Featured Snippet” al momento presenta qualche problema, come la sua volatilità o il fatto che spesso non sia molto pertinente.

Pertanto è molto interessante leggere nel comunicato come BERT inciderà nella SERP solo negli Stati Uniti, in lingua inglese e per il 10% delle query, mentre per quanto riguarda il featured snippet, sarà operativo in una dozzina di paesi.

Di seguito un esempio di Google su come BERT impatterà sul featured snippet.

bert esempio can you get medicine Bert esempio featured snippet

BERT e RankBrain: cosa c’è da sapere

RankBrain è un “Machine-learning artificial intelligence system”, il primo sistema basato sull’intelligenza artificiale, ideato da Google per migliorare la comprensione sia delle query, sia delle pagine web.

RankBrain non scomparirà, continuerà a funzionare insieme a BERT, o almeno è quello che succederà per il momento. In pratica, quando RankBrain non basta, interviene anche BERT, che al momento si occupa solo di circa il 10% delle ricerche.

Curiosità: RankBrain è stato rilasciato il 26 ottobre 2015.

Cosa fare per non essere penalizzati da BERT

Come per alcuni importanti aggiornamenti dell’algoritmo di Google presentati in precedenza, non ci sono neanche per BERT delle vere e proprie linee guida da seguire.

Il nuovo aggiornamento riguarda sostanzialmente la comprensione del linguaggio umano, pertanto, se proprio volete fare qualcosa, cercate di migliorare le vostre capacità di scrittura.

Un testo di qualità può essere la migliore strategia SEO.

Google Bert arriva in Italia

Nella notte del 9 dicembre 2019 Google decide di donare un regalo di Natale in anticipo: il rilascio di Google Bert in oltre 70 lingue, comprese l’Italiano. Come verranno influenzati i siti italiani è ancora presto per dirlo ma, molto probabilmente, ne vedremo delle belle.

Per saperne di più vi rimando all’articolo che ho dedicato a questo argomento: “Google Bert arriva in Italia“.


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Commenti

2 risposte a “Algoritmo Google BERT: cos’è e come funziona”

  1. Avatar Andrea
    Andrea

    grazie Stefano, sempre esauriente. Secondo te che impatto avrà nella seo italiana?
    Che accortezze bisogna adottare a livello seo?

    1. Avatar Stefano Gallon

      Ciao Andrea, nel breve termine impatterà su featured snippet e code lunghe, sul lungo termine potrebbe andare a migliorare anche i risultati delle ricerche vocali. Potrebbero invece perdere posizioni i siti che realizzano contenuti, anche molto simili, solo per andare a coprire la ricerca di una determinata parola chiave e di tutte le sue variabili.

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