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Backlink KPI: i più importanti da monitorare

Il numero dei backlink verso il proprio sito è da sempre considerato un fattore di ranking fondamentale per raggiungere la prima pagina sui motori di ricerca, fin dalla prima comparsa dell’algoritmo di Google.

Oggi, il numero dei backlink è per molti SEO specialist il più importante fattore di ranking, per tale motivo, diventa fondamentale individuare i KPIs per monitorarne le prestazioni nel tempo.

Io non ritengo sia il fattore di ranking più importante, ma rientra nella mia “Top 3 Areas” alla base di qualsiasi strategia SEO.

In altre parole, per raggiungere la prima pagina sul motore di ricerca, o addirittura la prima posizione, bisogna ottimizzare 3 macro-aree di un sito web:

Il contenuto (inteso come qualità e quantità di pagine)
Il numero dei backlink o link building (presenti all’interno di siti autorevoli)
La “SEO tecnica” (velocità, segnali web essenziali e ottimizzazione degli errori tecnici segnalati da un SEO audit.)

Agendo su queste 3 aeree secondo le giuste regole SEO, è possibile ottenere ottimi risultati.

In questo articolo, mi concentrerò sui KPI relativi ai backlink, perché senza un lavoro di analisi professionale, la crescita è molto più difficile.

Come ho già spiegato in precedenza, si ottiene un backlink quando un sito inserisce al suo interno una url del tuo sito, creando appunto un “Link”, o meglio, un “Backlink”.

A detta di molti SEO specialist, c’è una correlazione tra posizionamento sui motori di ricerca e numero di backlink, per questo deve essere considerato come un KPI.

Quando la pagina di un tuo sito ottiene un backlink, è come se a Google venisse detto “Questa pagina è veramente interessante! Dovresti darle più visibilità!”. Maggiore è il numero di backlink, maggiore è il numero di segnalazioni che vengono inviate a Google.

Il numero dei backlink è un fattore di ranking, ed è ovvio che questo meccanismo abbia spinto le aziende ad avvalersi di strategie Black Hat SEO per la creazione di “Backlink fasulli”. Questa scelta, che inizialmente può anche portare grandi benefici, va considerata come fallimentare, in quanto Google prima o poi scoprirà l’inganno.

Come individuare il numero complessivo di Backlink

Per conoscere il numero complessivo dei backlink riferiti al tuo sito, ti basterà collegarti su Google Search Console e cliccare su “Link”.

Alla voce “Link Esterni”, La schermata ti riporterà tutte le informazioni di cui hai bisogno per analizzare i tuoi backlink:

  • Pagine collegate principali
  • Siti con link principali
  • Testo con link principale

Per conoscere invece il numero dei backlink riferiti al sito di un tuo competitor, ti basterà usare anche solo la versione gratuita di SEMrush.

numero backlink da semrush

Numero backlink da singoli domini

Il “Numero dei singoli Domini”, riferito ai backlink, è certamente uno dei KPI più intriganti e controversi. Da sempre, infatti, gli utenti si domandano se sia più importante, per la SEO, il numero complessivo dei backlink, o il numero dei domini “Unici”.

Per alcuni SEO specialist è più importante un KPI, per altri un altro, ma la verità è che, anche se sono importanti entrambi, ritengo di poter affermare che il numero dei domini sia più importante.

Per monitorare il numero dei singoli domini, puoi utilizzare Google Search Console, SEMrush o anche altri SEO tools.

backlink unici

Pagine target principali

“Pagine target principali” è una delle voci presenti in Google Search Console, come in precedenza, all’interno della sezione link.

Questa particolare voce ti permette di vedere quali pagine ricevono più link, un’informazione fondamentale per comprendere quali contenuti sono più graditi dai tuoi utenti.

Questo particolare KPI, infatti, è fondamentale per la crescita: basandoti su cosa funziona di più sul tuo sito, puoi creare contenuti più efficaci. Ovviamente, non stancarti mai di provare nuove strategie e nuovi tipi di contenuti.

Backlinks Nuovi e Persi

Tecnicamente avrei dovuto creare 2 paragrafi separati, in quanto “Backlink nuovi” e “Backlink persi” sono 2 KPI differenti e indipendenti. Siccome però per monitorarli si utilizzano gli stessi software, mi sembrava ridicolo creare 2 paragrafi differenti per 2 KPI che sono l’uno l’opposto dell’altro.

L’aumento e la perdita di backlink sono un parametro fondamentale per valutare la propria strategia di link building e, più ingenerale, il gradimento del tuo sito da parte degli utenti.

Purtroppo, per monitorare con facilità questi 2 KPI avrai bisogno di un SEO Tool (un software) che preveda un piano a pagamento, come per esempio Ahrefs o SEMrush.

Traffico Referral da Backlink

Il traffico proveniente da “Backlink” è denominato “Referral”, perché proveniente da altri siti. Questo tipo di traffico può essere monitorato con Google Analytics.
Il traffico Referral, se di qualità, può portare grandi benefici al tuo sito, come nel caso delle recensioni. Se un Influencer, o un sito autorevole, recensisce positivamente il tuo brand, inserendo anche un backlink, l’utente che atterrà sul tuo sito sarà molto più propenso ad acquistare.

Questo KPI, oltre ad essere importante per la SEO, è importante per l’e-commerce e per le vendite online in generale.

La qualità del backlink è un parametro molto importante, anche se controverso. Oggi molti SEO tools permettono di visionare parametri come:

  • Authority
  • Toxic score

Così da poter capire subito se il tuo sito è vittima di qualche operazione fraudolenta.

Oggi infatti, esistono molti servizi di link building che promettono “Link di qualità”, ma spesso si rilevano solo dei siti pieni di spam.

Avere backlink da siti considerati di scarsa qualità è molto dannoso per il tuo sito, pertanto ti consiglio sempre di controllare le url segnalate dai vari software.

Anche se non disponi di SEO tools a pagamento, utilizzando Google Search Console puoi visionare tutti i siti con backlink verso il tuo. I “Siti spam” in genere sono facili da individuare, hanno nomi strani oppure assomigliano a brand famosi.

A mio parere, la qualità di un sito non è qualcosa che un software è in grado di indicare facilmente, pertanto necessita sempre un controllo manuale. Ti porterà via un po’ di tempo, ma sicuramente ne vedrai i benefici in seguito.

Rilevanza del Backlink

La rilevanza del backlink è certamente un KPI che difficilmente è possibile “Quantificare” o indicare con un numero. Più che di un indicatore, si tratta di una “Best Practice” da seguire per avere reali benefici dai backlink.

In passato, il numero dei backlink, e dei domini unici, era tutto ciò di cui un SEO expert doveva preoccuparsi, oggi però non è così. Se il tuo sito parla di farmaci, e ricevi backlink da siti che parlano di gaming, salvo eccezioni o casi particolare, quel backlink non ha alcun valore.

Il backlink deve provenire da una pagina che abbia una reale rilevanza. In poche parole, se domani il Sole24 ore pubblica un articolo sugli influencer, e cita il mio articolo, allora io ho ottenuto un backlink rilevante da un sito autorevole.

Quel semplice backlink può aiutarmi concretamente migliorare il posizionamento sui motori di ricerca.

Il backlink più importante per te

Ti sei mai chiesto, tra tutti i backlink, qual è il più importante che hai? Può sembrare un KPI banale, forse inutile, ma in realtà è una best practice molto utile.

Se riesci ad individuare il backlink che ha portato maggiori benefici al tuo sito, allora puoi individuare un modello di crescita.

Quindi, non perdere tempo:

  • Vai su Google Search Console e Analytics
  • Cerca il backlink più importante
  • Scopri come hai ottenuto quel backlink
  • Prova a replicare lo schema

Crescita media del numero dei backlink

I backlinks, in genere, tendono ad aumentare in maniera costante, senza grandi “Sbalzi” se non quelli dovuti a fattori esterni, come per esempio le vacanze estive o invernali.

Quando però il numero dei backlinks aumenta all’improvviso, vuol dire che sta succedendo qualcosa. Per esempio, potresti aver scritto uno o due post particolarmente coinvolgenti, potresti essere stato condiviso da un influencer molto seguito, ma potresti anche essere vittima della “Negative SEO”.

Google non approva la compravendita di link, neanche lo scambio, il link deve essere spontaneo, e uno dei modi che ha per controllare che questo avvenga è appunto la “Crescita media”.

Se un competitor ti vuole danneggiare, per esempio, potrebbe pagare un’azienda per generare backlinks spam verso il tuo sito.

Per questo la crescita media del numero dei backlinks è un KPI importante e da tenere sotto controllo.

Purtroppo, anche in questo caso, il modo migliore per monitorare la crescita media è utilizzando un software a pagamento, come per esempio SEMrush, Moz, Ahrefs o Majestic.

La parola “Backlink” può essere considerato un termine tecnico legato allo studio della SEO. In un certo senso, può essere considerata sinonimo di “link building”, in quanto oggi dire “Devo fare link building”, o “Devo aumentare i backlinks”, rappresenta lo stesso concetto.

Se si vuole essere più tecnici, però, le differenze ci sono. Con “Link building”, si intende la creazione di una vera e propria strategia, il backlink, invece, è semplicemente il singolo “Link da”.

Il backlink, infatti, altro non è che la url di una tua pagina web presente su un altro sito.

Elementi come la pertinenza del sito dove è presenta la url con l’argomento trattato, l’autorevolezza del sito e il numero complessivo dei backlinks (di qualità), determina il posizionamento sui motori di ricerca. Per questo motivo “Backlink“, inteso come “Insieme di link provenienti da altri siti”, è considerato un vero e proprio fattore di ranking.

Per monitorare i Backlink KPI è necessario utilizzare uno o più software. In generale, possono bastare anche Google Search Console e Google Analytics, ma per analisi più approfondite, i software “A pagamento” possono essere fondamentali.

Di seguito riporto un elenco di alcuni tra i migliori backlink checker:

  • Ahrefs
  • Open Site Explorer by Moz
  • Majestic SEO
  • SEMrush
  • Google Search Console
  • Google Analytics
  • Backlink Watch
  • Buzz Sumo
  • Ubersuggest

Link Building e Backlink: le regole di Google

Quasi ogni giorno ricevo email di aziende che mi propongono il link building, promettendomi backlink in cambio di denaro. Ci sono anche molti clienti che mi chiedono di utilizzare servizi come questi portano ad esempio i competitor che lo hanno già fatto.

A tal proposito, ti invito a leggere la guida ufficiale di Google in merito agli schemi di Link -> https://support.google.com/webmasters/answer/66356?hl=it

Se non ti va di leggere, te la riassumo io.

  • La compravendita di link è vietata, così come lo scambio di link in qualunque forma, o anche il “Guest post”
  • Il backlink deve essere spontaneo, in caso contrario, vengono violate le regole di Google

Nonostante questo, le agenzie continuano a vendere questo servizio e molte aziende continuano ad acquistarlo. Il motivo è semplice, Google spesso non riesce ad individuare gli “Schemi di link”, permettendo a molti siti di scalare rapidamente la SERP.

Il problema però è che, presto o tardi, Google ti becca sempre e, in quel caso, potresti essere pesantemente penalizzato.

Il mio consiglio? Fare il ribelle fa figo, ma questo tipo di scelta è inevitabilmente fallimentare.

Il link building è uno degli argomenti più discussi in ambito SEO in quanto è uno dei più importanti fattori di ranking.

Per saperne di più, puoi leggere i miei articoli:

 


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