Matteo Renzi, in un colpo solo, porta Mario Draghi al Governo, aumenta le spaccature dei 5 stelle (probabile scissione), elimina Conte (come competitor) e, molto probabilmente, toglierà a Salvini molto del suo consenso politico.
Oggi, Matteo Renzi è il più grande stratega politico d’Italia.
Se scrivi “Stratega Politico” su Google, uno dei primi risultati è una vignetta satirica del pubblicata il 3 gennaio 2021 sul Fatto Quotidiano che ritrae Renzi e Salvini. Tra gli altri risultati del motore di ricerca, spicca il nome di Steve Bannon e qualche contenuto sul significato della parola.
Da SEO specialist, ritengo di poter dire che in questo caso l’algoritmo di Google non si è ancora aggiornato, e che scrivendo “Stratega Politico” su google.it, dovrebbero uscire più contenuti su Matteo Renzi.
C’è chi lo ammira e c’è chi non lo sopporta, ma quello che tutti dovrebbero riconoscere, è la sua abilità come stratega politico.
Certamente Renzi non ha chiuso bene la sua esperienza come Presidente del Consiglio, passando da un 40% alle Europee, al 2% con Italia Viva, ma come tanti esperti di marketing, forse è semplicemente più bravo a “Promuovere” gli altri, piuttosto che se stesso.
Da grande appassionato di politica quale sono, ho deciso di dedicare un post a Matteo Renzi che, nel bene o nel male, è certamente un esempio per chiunque ha come obiettivo quello di lavorare nelle stanze del potere o nella comunicazione politica.
- Renzi ha reso possibile il Conte 2 asfaltando Salvini
- La Crisi del Conte 2
- Il Movimento 5 Stelle perde pezzi
- Matteo Salvini rischia di perdere tutto
- La “Mossa del Drago”
- Cosa succederà a Italia Viva
Renzi ha reso possibile il Conte 2 asfaltando Salvini
Nel momento in cui ha chiesto i “Pieni poteri”, Salvini aveva l’Italia nelle sue mani: come leader del centro destra, avrebbe probabilmente vinto le elezioni diventando Presidente del Consiglio.
Lui e il suo staff avevano previsto tutto, tranne l’imponderabile, ovvero che Matteo Renzi, dopo aver discusso per anni aspramente con il Movimento 5 Stelle, potesse acconsentire ad un alleanza, soprattutto dopo averla impedita nel Conte 1.
Questa sua mossa gli ha permesso di:
Far perdere consenso elettorale alla Lega
Far ulteriormente crollare il M5S nei sondaggi
Fondare il suo partito Italia Viva
Questa mossa è stata incredibile, anche se non se ne è parlato più di tanto.
La Crisi del Conte 2
Dopo un anno di Governo, in piena Pandemia, Matteo Renzi ha intrapreso una nuova sfida: portare Draghi al Governo. Quella che sembrava una “Mossa suicida” per lui, e ancora non è detto che non lo sia, ha finito per cambiare completamente lo scenario politico.
Il Movimento 5 Stelle perde pezzi
Nessuno può mettere in dubbio la competenza del professor Draghi e, molto probabilmente, è la persona giusta al momento giusto.
Nonostante questo, non può non risultare surreale un Governo che vede insieme Movimento 5 stelle e Forza Italia, dove Di Maio e siederanno allo stesso tavolo.
Sia l’elettorato che alcuni esponenti non gradiranno questa scelta, che porterà certamente il Movimento a una scissione più o meno grande.
Bisogna poi ammettere che ricorrere a un Presidente del Consiglio non eletto, equivale a un’ammissione di colpa per l’intera classe politica, che con questa scelta ha ammesso di non essere in grado di far fronte alle sfide che aspettano l’Italia nei prossimi anni.
In un certo senso, Matteo Renzi è stato l’unico ad ammettere la necessità di cercare al di fuori del parlamento la persona in grado di guidare l’Italia.
Matteo Salvini rischia di perdere tutto
La “Mossa di Renzi” non solo danneggerà il M5S, molto probabilmente comporterà un calo del consenso anche per Matteo Salvini.
Ritengo plausibile che Renzi abbia fatto tesoro di quello che comportò per il PD di Bersani l’aderire al Governo Monti, invece di andare a elezioni e di vincerle.
Con il Governo Draghi, Matteo Salvini, molto probabilmente, si troverà nelle stesse condizioni di Bersani, anzi peggio in quanto già stava perdendo consenso a favore di Giorgia Meloni, ormai lanciata come vero leader del Centro Destra.
Se c’è una cosa che la politica ha insegnato a tanti politici negli ultimi anni, soprattutto al M5S, che stare al Governo non è come stare all’opposizione.
La “Mossa del Drago”
Con quella che potremmo chiamare la “Mossa del Drago”, Matteo Renzi ha ottenuto:
L’uscita di scena di Conte (un potenziale competitor a Centro)
Nuovi conflitti all’interno del M5S
Una virata al centro della Lega che però ha perso l’occasione di Governare
Un posto al tavolo dei vincitori
Cosa succederà a Italia Viva
Devo ammettere una cosa però, nonostante il successo della strategia politica di Matteo Renzi, ancora non riesco a capire dove voglia andare a parare con Italia Viva.
Anche se i suoi competitor perderanno consenso, non è detto che sia Italia Viva a beneficiarne, è più probabile invece che possano trarne beneficio il PD, Fratelli d’Italia, o anche Azione di Calenda.
Inoltre, Renzi sicuramente adesso ha un problema di fiducia non da poco.
Per quanto i politici siano bravi a trovare un accordo al momento giusto, non credo che facciano la fila per allearsi con lui.
Forse Matteo Renzi non sarà mai più Presidente del Consiglio, forse Italia Viva non entrerà neanche in parlamento alle prossime elezioni, ma nel bene o nel male, l’Italia non può fare a meno del suo Stratega Politico numero 1.
Lascia un commento