“Il mio sito non compare su Google” è una delle frasi che ho sentito più di frequente dal 2009 oggi, quando ho iniziato a lavorare come SEO specialist.
Nonostante siano passato tanti anni, ancora oggi le cause di questo problema sono quasi sempre le stesse, o meglio, si possono raggruppare in 3 macro-categorie di errori:
- Sito in no-index o problemi tecnici
- La ricerca delle parole chiave è sbagliata
- La strategia SEO è sbagliata
Prima di andare oltre, però, devi essere sicuro di comprendere la differenza tra “Indicizzazione” e “Posizionamento”.
Se il tuo sito non si indicizza, vuol dire che non compare nelle ricerca di Google, neanche se digiti il nome del sito o esattamente i titoli dei tuoi articoli.
Se invece non ricevi traffico organico, allora il tuo sito ha un problema di posizionamento (ranking), ovvero, le pagine web non riescono a comparire in prima pagina su Google per determinate parole chiave.
Le principali cause di una mancata indicizzazione, o dell’assenza di traffico organico (posizionamento), le ritrovi di seguito.
Sito in no-index o Problemi tecnici
Uno degli errori tecnici più comuni è quello di lasciare il sito in no-index, ovvero in una modalità che impedisce a Google di indicizzarlo.
Questo avviene perché in fase di creazione del sito, la procedura corretta è quella di mettere il sito in manutenzione e in no-index.
Spesso, infatti, capita che un web designer distratto o alle prima armi si dimentichi di togliere il sito dal no-index, impedendo in questo modo la corretta indicizzazione delle pagine.
Oltre al no-index, possono verificarsi problemi tecnici che sfuggono al proprietario del sito, come per esempio:
- un server che non funziona a dovere
- la navigabilità da mobile che non è ottimale
- i segnali web essenziali che presentano valori troppo scarsi
In poche parole, se il tuo sito è stato costruito con i piedi, e se hai un server da 2000 lire, è normale che non riesci a comparire nella SERP di Google.
La ricerca delle parole chiave è sbagliata
Questa è la causa che preferisco e quella che mi capita più spesso di riscontrare durante le mie analisi SEO.
In poche parole, se non sai individuare le parole chiave, e se non sai come posizionarle all’interno della pagina web, come pretendi di indicizzarti e posizionarti in alto nella SERP?
Posso assicurarti una cosa: molte persone non hanno assolutamente idea di cosa sia la ricerca delle parole chiave.
Molte pagine o articoli, infatti, vengono scritti sulla base delle proprie idee o esperienza, che non è completamente sbagliato, ma non è certo una corretta pratica SEO.
Cosa fare?
Proverò a rispondere in breve:
- Individuare una parola chiave utilizzando un SEO tool
- Analizzare l’intento di ricerca della parola chiave individuata
- Posizionare la parola chiave all’interno di Title, description e h1
- Costruire un outline (tag headers) tenendo conto di semantica e parole chiave correlate
- Scrivere un contenuto originale, unico e di qualità
La SEO non finisce certo qui, ma se non hai svolto questo lavoro, è ovvio che tu non veda comparire le tua pagine web nella SERP di Google.
In questo paragrafo ho toccato vari argomenti, pertanto, se vuoi approfondirli, puoi leggere i miei precedenti post:
- Che cos’è l’intento di ricerca?
- Come funziona la ricerca delle parole chiave
- Le Principali Regole SEO (Guida per Principianti)
La strategia SEO è sbagliata
La SEO non è morta e funziona ancora molto bene, ma se te non riesci a comparire su Google, vuol dire che stai sbagliando strategia.
Oggi la SEO è più complessa che mai. Oltre ai “Fattori di ranking” e alle regole che ogni buon SEO specialist deve seguire, bisogna fare i conti con la necessità di “Creare valore”.
Questo significa che non basta scrivere un contenuto di 2000 parole con le parole chiave nei tag headers, bisogna creare un testo che sia realmente utile alle persone e che nello stesso tempo sia diverso dalle migliaia di altri testi già presenti in rete.
Oltre a tutto questo, non bisogna mai dimenticare l’importanza di creare un brand.
Oggi non devi puntare solo a indicizzare servizi e contenuti, ma anche il nome del tuo marchio.
Ti faccio un esempio che sicuramente comprenderai.
Quando devi cercare un hotel, scrivi Hotel su Google, o vai su Booking? E quando cerchi un prodotto, vai su Google o su Amazon?
Ti sei chiesto perché avviene tutto questo?
Semplice, perché Amazon, Booking, ma anche Zalando, Hotels, Facile, ProntoPro e altri ancora hanno investito sul proprio marchio, non solo su PPC, SEO o altri canali.
Quando parlo di strategia intendo proprio questo.
Anche una scimmia ammaestrata può seguire le indicazioni di Google o di un libro, ma la SEO non funziona così.
Pertanto, se vuoi che la SEO funzioni, inizia creare una vera e propria strategia.
Per esempio, potresti partire dalla scelta della parole chiave.
Spesso molti siti non si indicizzano perché vengono scelte parole chiave troppo competitive e con molto volume di ricerca, invece di puntare su obiettivi più abbordabili, soprattutto se si è all’inizio della propria strategia SEO.
Cosa fare?
Puoi puntare su parole chiave con un basso volume di ricerca, parole chiave a coda lunga, e che non siano già state prese troppo di mira dai competitor.
In questo modo sarà più semplice posizionarti in prima pagina e, una volta che inizi, vedrai che Google inizierà a premiarti.
Per saperne di più su come migliorare il ranking del tuo sito, puoi chiedere la mia consulenza SEO.